“Le loro amicizie avevano una facilità sorprendente ma anche un che di aleatorio e friabile. Anna e Tom erano stati accolti con una curiosità e un’apertura che a volte sembravano sospette, la spia di una solitudine che tutti si sforzavano di esorcizzare. A quegli amici non avrebbero immaginato come chiedere aiuto in caso di difficoltà. C’erano cose di cui non parlavano mai, ad esempio i soldi” – Le perfezioni
I protagonisti di questo racconto sono Anna e Tom, una giovane coppia di ventenni.
Con una tecnica narrativa ingegnosa e insolita, Vincenzo Latronico narra la loro vita e la loro professione, incentrata sulla creatività e la strategia; concretizzata grazie alle loro passioni e interessi, passione per l’informatica, creazioni di siti personali che nel linguaggio informatico diventa web developer/graphic designer.
La loro passione si trasforma rapidamente in arte; un’arte molto richiesta tra aziende, negozi e marche mondiali. Rincorrendo il sogno di una esistenza meno provinciale e restrittiva, si trasferiscono a Berlino dato che questo lavoro può essere svolto a distanza, per poter in questo modo essere se stessi, sentirsi liberi di reinventarsi ogni qualvolta lo desiderano, senza limiti che invece la loro cittadina impone. Vogliono fuggire da quel torpore e routine alla quale i loro coetanei della città d’origine si erano ormai adagiati, magari convinti dai genitori stessi. Scelgono Berlino per la sua vivacità artistica e culturale.
A Berlino, Anna e Tom hanno un gruppo di amici internazionali, anch’essi con professioni creative; ugualmente appassionati di mostre, musei e gallerie d’arte berlinesi e di cibo. Definirle amicizie non era proprio il termine giusto. Era più che altro un modo di sfuggire dalla paura della solitudine, erano più che altro compagnie incerte.
Questo romanzo analizza le professioni creative attraverso reti sociali virtuali basandosi sulla nostra quotidianità e comunicando un’immagine di se stessi spesso distorta. E voi? Avete la fortuna di svolgere una professione creativa?
Vincenzo Latronico presenta al lettore un romanzo generazionale in cui espone bruscamente i problemi e i sogni di una generazione anticonformista, nel caso di Anna e Tom fatta di immagini anche se non sempre riflettevano la loro realtà; ma vivere nell’illusione della perfezione riempiva la loro esistenza e le loro ispirazioni. Dalle foto che la coppia caricava in rete, la loro quotidianità era perfetta. Una bellissima casa, la passione per le piante, per il cibo, una vita senza obblighi ma tanta libertà da vivere nel sociale, con chi condivide gli stessi loro sogni. Tutte le loro attività erano nel loro mondo online nel quale seguivano i parametri di ogni rete sociale, impegnandosi perfino nell’attivismo al fine di combattere le crisi umanitarie.
“Le perfezioni” è diviso in quattro parti: presente, imperfetto, remoto e futuro che indicano non solo i tempi verbali di ciascun passaggio, ma soprattutto l’evoluzione temporale della coppia.
Il linguaggio è molto accurato composto da termini lessicali dell’inglese informatico. La terminologia è elegante, a tratti quasi poetica troncata spesso da una forma fredda e brutale.
Il ritmo della narrazione è statico, come la quotidianità dei protagonisti e ciò rende il racconto tedioso; tedioso come la perfezione.
“Mentre lavoravano, le immagini entravano come una bufera dalle finestre lasciate aperte in sottofondo” – Le perfezioni
“Le perfezioni” è privo di dialoghi poiché più che un romanzo somiglia ad uno studio sociale sui comportamenti della generazione dei ventenni/trentenni, i quali scoprono improvvisamente che Internet può essere uno strumento di lavoro e non solo di gioco; che da lì ci si può creare una vita perfetta, una vita quotidiana invidiabile che rispecchia le rappresentazioni dei social.
Anche l’amore di Anna e Tom era perfetto; erano stati capaci di costruirlo su misura come il loro lavoro, ma sembrava una routine. Altresì la loro vita sessuale era ormai routine e benché ne fossero consapevoli ne erano comunque soddisfatti, o tutt’al più se ne accontentavano. L’assenza di dialogo determina, inoltre, le lacune nella loro coppia; vivevano due vite in parallelo, quella sui social fatta di like e d’immagini e la loro routine fatta spesso di fantasticherie. Ma succede che al raggiungimento dei trenta, la loro vita perfetta inizia a dare segni di cedimento. Sostanzialmente si rendono improvvisamente conto che il mondo intorno a loro si è evoluto, ma loro sono rimasti fermi nella loro consuetudine facendoli sentire in trappola. La trappola dell’insoddisfazione. Quale futuro progetteranno?