“E nonostante aveste un gran buio dentro, non avete mai smesso di protendervi – urgentemente, freneticamente – verso la luce” – Da “Il canto di Natale di Mr. Dickens” di Samantha Silva, edito Neri Pozza.
Charles Dickens è uno scrittore famoso e sta rischiando il tracollo finanziario a causa del suo ultimo romanzo che non ha mantenuto le premesse, rivelandosi un fallimento. Troppe sono le persone che contano su di lui: sua moglie, i suoi figli, suo padre, suo fratello e i numerosi enti benefici che patrocina. Gli editori esigono, per la prima volta, che egli scriva un romanzo su commissione. Un racconto natalizio. Potrebbe essere l’unica possibilità per salvarsi dalla rovina. Ma l’ispirazione pare averlo abbandonato e non lui non sa come uscire da questa situazione disperata.
“Trovava ogni motivo per non scrivere e pochissimi per farlo. Riusciva a pensare soltanto alla fossa finanziaria in cui era precipitato, e alle poche settimane che gli restavano per tirarsene fuori”
Charles e Catherine Dickens formano una coppia giovane e affiatata. Lei è graziosa, vivace e ottimista. Sta per dare alla luce il loro sesto figlio, che anche gli altri bambini attendono con trepidazione. Vivono serenamente nella loro spaziosa dimora dove non manca nulla, non vedono l’ora che arrivi il giorno di Natale per avere i loro regali.
“I figli erano un atto di ottimismo, il segno di una fede incrollabile nell’avvenire”
Charles è un uomo affascinante e generoso. Conosce la povertà perciò fa il possibile per combatterla offrendo donazioni alle varie associazioni in aiuto di orfani e disagiati. E’ uno scrittore famoso che, grazie ai lauti guadagni, ha potuto garantire una vita confortevole ai suoi cari, sino al giorno in cui una nube ha offuscato la sua tranquillità. Ed è stata portata dai suoi editori.
Il suo ultimo romanzo si è rivelato un buco nell’acqua ed essi esigono la restituzione dell’anticipo versato oltre prospettargli una drastica riduzione dei compensi, a meno che non scriva un romanzo su commissione. Una storia natalizia. Che fare se l’ispirazione manca del tutto? L’uomo è disperato. Reagisce cercando vie di fuga che gli costano l’abbandono temporaneo della famiglia e le cose vanno di male in peggio, fino a quando qualcuno gli tende la mano.
“Ma ogni cosa intorno a loro sembrava risplendere, le pozzanghere luccicanti, i ciottoli lucidissimi. La seta dei suoi capelli” – Il canto di Mr. Dickens
Una donna bellissima e misteriosa, la dolce Eleanor Lovejoy, appare ogni volta che Charles si trova in difficoltà e sembra conoscerlo profondamente. Lui, invece, non sa nulla della giovane e lei racconta poco di sé. È un’umile sarta che vive in una povera casa. Eppure lo scrittore è certo di averla già vista. Ma dove? Cosa nasconde e chi è veramente?
“E se in quel cielo plumbeo fosse improvvisamente comparso l’arcobaleno, sarebbe stato grazie a lei, al suo ingresso nella sua vita, alla sua magia“
L’autrice ci dona l’immaginaria nascita di “Canto di Natale”, celebre romanzo di Dickens, partendo da elementi reali appartenenti alla vita di questo grande scrittore. Egli rinasce dalla penna di Samantha Silva insieme al suo tempo, metà Ottocento, alla sua famiglia e ai suoi amici, deliziandoci in una storia dove astrazione e concretezza si amalgamano perfettamente.
La trama è così verosimile da far pensare ad una biografia romanzata, questo grazie allo studio e alla conoscenza dell’autrice in merito allo scrittore e alle sue opere. I personaggi somigliano a quelli dickensiani, sono dotati di ironia e tragicità nello stesso tempo.
Il linguaggio narrativo è semplice e accessibile, il ritmo è vivace grazie alla costante aura di mistero presente quasi dall’inizio, che va dipanandosi capitolo dopo capitolo fino a trovare chiarezza sul sorprendente finale.
Le descrizioni ambientali sono trascinanti perché portano il lettore direttamente in una Londra ottocentesca in procinto di festeggiare il Natale, paradossalmente cupa. E’ desolata e a tratti, spaventosa come lo stato d’animo del protagonista, inquieto e tormentato. Anche la trama segue il filo dei suoi sentimenti visti come una cappa gravosa che pare soffocarlo ma che va sollevandosi piano piano per lasciare spazio alla luce, nello stesso momento nasce “Canto di Natale”.
“Quella sfuriata gli era esplosa dentro come una bomba, spargendogli detriti in tutta l’anima. Si sentiva tutto caldo fuori, ma congelato dentro. Nelle vene gli scorrevano cristalli di ghiacci” – Il canto di Mr. Dickens
Charles Dickens non ha certo bisogno di presentazioni, ma Samantha Silva l’ha portato tra noi non come il celebre autore che tutti conosciamo, ma come un uomo in totale crisi creativa e personale. Un’impasse che lo porta a rimettersi in discussione anche come persona. Egli ha l’umiltà di ripartire da zero, da dove la sua gloria ebbe inizio, in un modesto alloggio di un ancor più modesto quartiere.
Una storia bellissima, di fantasia ma con elementi realistici, atti a creare una grande atmosfera che mi ha fatta sospirare, avvincendomi e sorprendendomi. Non so se “Canto di Natale” sia effettivamente nato così, ma trovo dolce pensarlo. Un racconto straordinario, originato come da questa favola, un po’ gotica dal sapore classico, accompagnata dall’odore della neve prima della sua caduta e dal rumore del Tamigi che mormorante nella notte.
Confesso di sentirmi un po’ Scrooge, ma devo dire che questo romanzo mi ha fatto apprezzare l’atmosfera natalizia…ma ahimè, tale sensazione è venuta meno con il raggiungimento dell’ultima pagina e relativa chiusura del romanzo.
E voi, siete pieni di spirito natalizio?