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Fin da subito mi hanno colpito il suo sorriso dolce ed il suo sguardo tenero, la delicatezza con cui cresce sua figlia, la bellissima Alba, il modo fermo ma sempre rispettoso di parlare di inclusività, di dignità, di amore.
Ma non conoscevo il grande e inaspettato talento che ha nella scrittura. Quasi scioccamente non avevo capito che un animo così gentile ha un infinito bisogno di esprimere in più modi quello che ha dentro. E cos’è la scrittura se non un modo liberatorio di esprimere sentimenti?
“L’amore aveva dovuto capirlo, conquistarlo. E si, anche accettarlo. Ma era una verità che non riusciva ancora a confidare neppure alla cerchia di amici più stretti. Un desiderio nitido e preciso. Rivolto unicamente agli uomini”
In questo libro infatti, “Le nostre imperfezioni”, e già il titolo parla da sé, ritrovo in pieno tutte le impressioni che avevo avuto su Trapanese. In una maniera così disarmante da lasciarmi quasi spiazzata.
Senza protezione.
Il protagonista è un giovane Livio, un ragazzo inquieto che ritrova nelle fede la pace interiore e nell’aiutare gli altri lo scopo della vita.
Il seminario è nel suo cammino, ma in un altro cammino, pur sempre spirituale e profondo, il cammino di Santiago, troverà la vera illuminazione.
E questa luce avrà un nome ed un volto, quello particolare e bellissimo di Pietro. Un incontro quasi fortuito, ma talmente travolgente da non riuscire ad essere marginato. Un incontro di due anime che dovevano solo trovare il modo di riconoscersi.
Proprio per Pietro tutto verrà rimesso in gioco; l’amore per quest’uomo diverrà così forte da non poterne più fare a meno.
Un’amore che sembrerà vincere su tutto, una coppia che troverà la forza nella complicità, nella sintonia, nel rispetto; ma che purtroppo si troverà a combattere ogni giorno con qualcosa di ancora più potente, di ancora più enorme: la SLA.
E da qui una serie di domande hanno inclinato le mie certezze.
L’amore potrà vincere su una malattia così devastante?
Quanto potrà influire sulle scelte di due giovani ancora così desiderosi di vita?
Potrà incrinare un rapporto che sembra invincibile?
“Le nostre imperfezioni” ci porta in un viaggio denso di emozioni, ci riempie il cuore di amore e speranza, di tristezza e impotenza. In ogni pagina, grazie anche alla scrittura davvero impeccabile ed alla struttura semplice ma non banale, avremo modo di impersonarci in questi ragazzi; di commuoverci così tanto da non poter continuare a leggere. E le lacrime scenderanno davvero incessantemente per ogni piccolo nuovo sentimento, che non si rispecchierà solo in questo grande amore ma anche nella forza dell’amicizia, nella grandezza della solidarietà, nella fede per il domani.
“Mi piacerebbe andarmene con la notte. E in inverno. Ci pensi? È la stagione giusta. Le cose sospese. Fredde. Distaccate. Credo sia un po’ più facile morire d’inverno, no?”
Luca Trapanese con questo romanzo ci ha colpiti ed affondati senza possibilità di salvezza. Ci fa puntare gli occhi su un mondo che va avanti, ma che ha bisogno ancora di certezze. Di stabilità. Di amore.
In qualsiasi forma.
È davvero incredibile come riesca a parlare di argomenti delicati, importanti, senza cadere nemmeno in una frase nella retorica o nella banalità. Mi ha davvero sorpreso il modo in cui è riuscito a conciliare diverse filosofie di vita, o scelte difficili, senza risultare aggressivo o imperatorio.
Ci deve essere voluta davvero tanta attenzione ed una grandissima dose di sensibilità. E a Luca Trapanese, l’autore, l’uomo, il padre, l’amico, non manca di certo. Anzi, credo sia proprio la forza che ha reso questo romanzo un libro da mettere sul comodino.
Voglio finire riportando una frase che ha scritto all’inizio del testo, una dedica a dire il vero, che già spiega tutto: “a chi ho amato e mi ha amato”. Perché l’amore, quello vero, non muore mai.
Davvero l’amore, quello vero, non muore mai? Davvero l’amore, quello vero, ci può salvare?
Eh si, lo so, così ho affondato anche voi. Con questi piccoli ma incisivi quesiti vi ho fatto vacillare.
Ma, alla fine non è quello che cerchiamo alla in un bel romanzo che ci faccia emozionare?
Luca Trapanese (Napoli 1977) da anni svolge attività di volontariato in Italia e nel mondo, ha fondato l’associazione A ruota libera e ha realizzato numerosi progetti legati alla disabilità, tra i quali la casa famiglia per bambini La Casa di Matteo, unica nel Sud Italia. Nel 2018 ha adottato Alba, una bambina con la sindrome di Down, ed è felice di raccontare sui social la loro vita insieme. Con Luca Mercadante ha firmato Nata per te, che diventerà presto un film. Questo è il suo primo romanzo.