Devo ammettere che ho iniziato a leggere questo libro attirata dal nome del suo autore, Enrico Brizzi, mio idolo durante l’adolescenza, per aver pubblicato quello che sarebbe diventato, a mio avviso, un libro cult degli anni novanta, “Jack Frusciante è uscito dal gruppo“.
Mi sono avvicinata a questa lettura per ragazzi con molta curiosità e ci ho trovato davvero molto più di quello che pensavo.
“Felix e l’estate perfetta“ racconta la storia di Felix, appunto, un dodicenne di Torino che sogna di diventare un giocatore della Juventus, della mia Juventus; solo alla fine mi sono resa conto che Felix in realtà è il grande Felice Placido Borel, ossia Borel II, uno dei più grandi attaccanti di sempre della storia bianconera!
Che dire, la Juve, Enrico Brizzi… questo libro mi stava davvero aspettando.
Felix, come dicevo, è un ragazzino, dodicenne negli anni venti, nel ventisei per la precisione, quando ancora la Juve non aveva una squadra giovanile, gli strilloni vendevano i giornali per strada e i giocatori di calcio partecipavano alle partite senza essere pagati, per sola passione, per pura competizione.
Felice è figlio di uno di loro ed insieme a suo fratello Aldo passa le giornate in piazza a giocare a calcio, il suo amore più grande; ma sempre dopo aver accontentato la mamma e fatti tutti i compiti.
“Felice Borel, per gli amici Felix, tifoso bianconero. Mio papà Ernesto tanti anni fa è stato centrattacco della Juve. E un giorno, lo sarò anch’io.”
Una vita tranquilla, quindi, di giovane spensierato che sogna un futuro brillante, circondato da amici fidati, come lo spazzacamino Fumé e il più grande e furbacchione Gullo, compagno di scuola e di disavventure.
E perché no, anche quella della prima cotta, dei primi battiti e delle prime occhiate languide, rivolte a quella bellissima ragazzina, domatrice di orsi del circo arrivato in città.
Momenti belli che subiscono una virata quando iniziano dei veri e propri furti, in quella Torino perbene e dignitosa, che porteranno addirittura alla sparizione del trofeo che dovrebbe intitolare i campioni del campionato di calcio.
Come è possibile che qualcuno si porti via una coppa nel mezzo di uno stadio affollato?
Chi ha osato fare uno smacco simile?
E così, Felix, insieme alla sua fidata combriccola, cercherà una soluzione all’enigma, per salvare il suo amico e la sua bella, per lasciare alle spalle il bambino e diventare il ragazzo che ha sempre sognato.
Una serie di avventure divertenti e rocambolesche, per una lettura dedicata ai ragazzi ma anche ai più grandi che, nonostante la leggerezza della scrittura, offrono spunti su cui riflettere.
Arrivata infatti all’ultima pagina, mi sono chiesta “cosa mi sta insegnando questo libro? cosa voleva dirci in realtà Brizzi?”
E la semplicità della scrittura mi ha dato subito le risposte.
“Felix e l’estate perfetta”, oltre alla spensieratezza della lettura, voleva ricordarmi che, nel gioco, così come nella vita, quello che conta è il gruppo, è la squadra e che, a qualsiasi età, quelli che salvano davvero sono l’altruismo e l’amicizia.
Ma non solo! Mi ha ricordato che nella gaiezza della gioventù si possono raggiungere quei sogni che potrebbero diventare obiettivi e che guardare avanti impegnandosi è il modo più giusto per realizzarli.
I capitoli di poche pagine e la struttura basilare, con tanto di disegni delle situazioni più significative, rendono questo romanzo uno dei più adeguati da proporre come sostituto della play station, anche a chi non ama particolarmente leggere; perché, si sa, leggere apre la mente e stimola la fantasia. Ed in questo momento storico ne abbiamo davvero tanto bisogno.
Evadere da una realtà così dura può aiutare… ed un libro divertente con messaggi profondi è proprio l’ideale.
Appena finito, l’ho passato a mio figlio e ogni sera mi rallegra vederlo ridere immerso in questa leggera avventura.
E voi, che tipologia di libri proponete ai vostri ragazzi?
Pensate, come me, che la lettura sia un buon metodo per aiutarli ed aiutare la loro fantasia?
Io lo spero tanto e sono strafelice che ci siano autori che puntino proprio a questo.
Perciò grazie Enrico Brizzi per questa prima straordinaria serie per ragazzi, per questa nuova e appassionante avventura.
Grazie davvero, hai trasformato un semplice libro in qualcosa di molto più grande.