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Scholomance
Naomi Novik

 Scholomance
 Naomi Novik
 Fantasy
 Mondadori
 Settembre 2021
 cartaceo, ebook
 264

La Scholomance è una scuola di magia diversa da tutte le altre. Qui non esistono insegnanti né vacanze, e non è possibile riuscire a stringere amicizie disinteressate perché gli unici legami che si possono costruire sono strategici. Soprattutto, è una scuola dove il fallimento è sinonimo di morte certa (sul serio!).

Le regole, alla Scholomance, sono drammaticamente semplici: non devi mai aggirarti da solo per i corridoi della scuola. E devi prestare continua attenzione ai mangia-anime, pericolose creature mostruose che si annidano ovunque. Sopravvivere è più importante di qualsiasi voto. Una volta entrato nella scuola, infatti, hai solo due modi per uscirne: diplomarti o morire! Ma l’ingresso alla Scholomance di una nuova studentessa, El, è destinato a cambiare le carte in tavola e a portare alla luce alcuni segreti dell’istituto.

Galadriel “El” Higgins, infatti, è straordinariamente dotata. Forse, tra tutti gli studenti, è l’unica preparata a una scuola tanto pericolosa. Pur non avendo dalla sua un gran numero di alleati – la maggior parte degli studenti la tiene a distanza perché di lei ha molta paura e perché non è quel che si dice una ragazza amabile – e non incarnando esattamente l’idea di eroina senza macchia, potrebbe senza troppi sforzi evocare un potere oscuro così forte da radere al suolo intere montagne e annientare milioni di persone ignare e innocenti. Per lei, infatti, sarebbe un gioco da ragazzi usare la sua magia per sbarazzarsi una volta per tutte dei mostri che infestano la scuola e che attendono la notte per aggredire e uccidere i suoi compagni. Il problema non proprio trascurabile è che farvi ricorso potrebbe portare alla morte di tutti gli altri studenti.

“La Scholomance non è precisamente un luogo reale. È dotata di muri, pavimenti, soffitti e tubazioni del tutto veri, realizzati nel mondo reale..ma…funziona soltanto perché è stata costruita nel vuoto….In questo modo, per gli artefici che l’hanno costruita, è stato molto più semplice convincerla a funzionare come volevano che funzionasse…”

“Scholomance” di Naomi Novik è il genere di libro che voi, giovani di oggi, sono sicura adorerete. Si tratta di un fantasy dai risvolti horror che vede protagonisti dei ragazzi e una scuola sui generis, casa e nemica di questo nutrito gruppo di adolescenti dal futuro incerto.

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Tutta la storia ruota intorno a una ragazza molto bella chiamata Galadriel. La sua avvenenza fisica però non esercita alcunn peso all’interno di quelle mura infestate, lei stessa non se ne interessa. Quello che invece davvero conta è il potere, quanto è forte la magia che ognuno possiede. E quella di Galadriel è immensa, fuori dal comune. Per alimentarla però deve trovare vari escamotage e stare attenta a non cadere nella tentazione di usare altri esseri umani per estrarla.

Con le sue enormi capacità avrebbe tutte le carte in regola per diventare una strega oscura, una delle più temibili, ma non è questo che vuole. Sua madre ha fatto di tutto per allontanarla dalla strada della magia nera, ben conoscendo la profezia che aleggia intorno alla sua bambina e che ha portato i suoi parenti a tenerla a distanza.

“Io ho sviluppato un’inclinazione per la distruzione di massa… è colpa di mia madre… Lei è una di quelle tipe tutte fiori, perline e cristalli, che danzano sotto la luna in onore della Dea… Ovviamente io ero l’esatto opposto di questo modello- poteva aspettarselo chiunque disponesse di una conoscenza anche solo elementare del principio di riequilibrio…” – Scholomance

Quella donna è sempre stata l’unica che le è stata accanto e che l’ha riempita di un amore talmente immenso da mettere una pezza su tutte le sue ferite.

Solitudine e isolamento sono sempre stati i suoi compagni di vita, alimentati da un carattere diretto e schivo, frutto di tanti pregiudizi nei confronti della sua persona oltre che di una battaglia interiore tra il posso e il voglio, tra buio e luce, che rende le sue giornate molto faticose.

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Per fortuna, o sfortuna, o probabilmente entrambe, questa scuola non lascia troppo tempo per riflettere, impegnando i suoi ospiti in una continua sorveglianza. Una disattenzione qualunque può portare alla morte… e la morte del tuo compagno è da preferire alla tua.

El, nonostante la sua asocialità, non concepisce questo modo di pensare. E non sembra essere l’unica la dentro. Anche Orion, un suo compagno di corso, non riesce a stare a guardare mentre i nefasti si accaniscono sullo sfortunato di turno; indossando continuamente gli abiti del paladino, salva quante più vite, riesce sottraendole alla scuola e alle varie mostruosità che la abitano.

Il ragazzo sembra essere  attirato dal carattere schivo e non accomodante di Galadriel, e lei, che questa situazione non l’ha messa in conto e sembra mal sopportarla, decide di servirsene per poter accedere a quei privilegi che renderebbero la sua vita un po’ meno insicura. Ora che ha Orion vicino gli altri paiono accorgersi di lei, raggiungendola durante i pasti e permettendole di entrare nelle cerchie più esclusive della scuola, alleate preziose per uscirne indenni.

Eppure El, dopo un primo momento di esitazione, decide di non unirsi a nessun gruppo. Non sceglierà solo per avere della “mana” in cambio, non per crearsi uno scudo che la protegga dai nefasti. Lentamente si rende conto che anche lì dentro possono nascere alleanze vere, non di facciata. Ed è quello che vuole, quello che cerca per sentirsi finalmente viva e apprezzata e non semplicemente un numero in una scuola dove tanti ormai ne mancano.

 

“Volevo fingere che tutto il sistema fosse giusto e corretto…ma non posso, perché non sono cresciuta in quella bugia, perciò non voglio essere dei loro; in realtà non voglio la sicurezza, la comodità e il lusso a prezzo della morte di altri ragazzi di questa scuola” – Scholomance

 

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Non vi chiederò, ragazzi, il perché siate così tanto attirati dai libri, o dai film, dove il sangue e la morte scorrono a frotte (anche se poi indirettamente lo sto facendo). Ho rinunciato a capirlo perché ho notato che nella vostra testa troppo piena mi ci perdo.

Ai miei tempi, la massima espressione del fantasy era “Il Signore degli anelli”, che vorrei tanto leggeste, ma vedo che non rispecchia particolarmente i vostri gusti. Parlo con cognizione di causa avendo una figlia adolescente: a lei e ai suoi amici  diverse volte ho proposto questo splendido capolavoro di Tolkien, che, è stato gentilmente snobbato. Non sapete cosa vi perdete!

Io devo confessarvi che questa lettura mi ha un po’ confusa. Perché?

Mah, diciamo che mi sono persa tra morti, mostri senz’anima, spinti solo dal bisogno di nutrirsi…

“Alla Scholomance piace un sacco liberare nel mondo gli stregono oscuri; quelli non li uccide quasi mai. Siamo noialtri a ritrovarci i mangia-anime che sbucano da sotto le porte nel bel mezzo del pomeriggio e i wauria che escono strisciando dallo scarico e si attaccano alle nostre caviglie mentre tentiamo di farci una doccia o leggiamo compiti che ci dissolvaono i bulbi oculari”

… e una finta crudeltà che funge da maschera per nascondere una debolezza d’animo e un bisogno immenso di essere amati.

Mi ha lasciato un po’ perplessa tutto questo. Di solito sono i “cattivi” che indossano maschere per nascondere in parte la loro malvagità. Certo, ci sono anche le eccezioni, ma nella maggior parte dei libri rivolti a voi vedo che quella che per me è un’eccezione diventa la regola. Mi chiedo cosa significhi tutto questo, sempre che un perché ci sia. È come se si nascondesse una fragilità di fondo che si ha paura di portare alla luce. Meglio sotterrarla sotto strati di indifferenza e amarezza, in un mondo dove nulla viene garantito, e si deve sudare per ottenere qualunque cosa a livello di emozioni e sentimenti.

“Se mai fossi diventata… una strega oscura, se mai avessi cominciato sul serio a estrarre mana dalla gente tipo caramella mou…avrei seminato morte e distruzione su tutte le cerchie del mondo… Tutti sembravano solo aspettare che cominciassi, tutti tranne la mamma, che non avrebbe definiti cattivo neppure Hitler” – Scholomance

E a questo punto mi viene spontaneo cercare di capire cosa veramente non vi abbiamo dato. Sicuramente la maggior parte di voi avranno avuto il necessario e anche il superfluo, ma qualcosa manca. Perché questa predilezione per il sangue, l’horror e il macabro che continua ad allarmarmi?

Ehh ragazzi cari, ora so, se vi conosco un po’, che starete sbuffando. Che volete farci, purtroppo ho questa mania di cercare di comprendere tutto, anche forse dove non c’è nulla da capire. Mi piacerebbe che anche voi leggeste questo libro per poterci confrontare. Che ne dite? Proviamo?

Naomi Novik to launch epic new trilogy A Deadly Education | EW.com

È il primo di una serie di  tre volumi ed è autoconclusivo, anche se proprio nelle pagine finali l’autrice, con un espediente molto simpatico che non starò a svelare, ci fa capire che esiste un seguito.

È pieno d’azione, non solo fisica; un lavorio mentale continuo, espresso dalle riflessioni della protagonista ma anche dal “fare” di tutti quelli che le ruotano intorno, riempie le pagine, mostrandoci un mondo difficile e inizialmente privo di solidarietà. Mondo che poi si riflette nell’organizzazione della scuola stessa, priva di professori, dove i ragazzi sono lasciati a se stessi. Mondo di diffidenza, dove qualunque azione ha lo scopo di ottenere qualcosa in cambio.

Devo ammettere che, inizialmente, mi sono persa tra le righe veramente piene che l’autrice ci mette davanti. Però, anche se lentamente, questo universo in parte macabro mi si è aperto permettendomi di entrare nei suoi meccanismi. La vostra mente, sicuramente più allenata della mia, farà molta meno fatica ad addentrarsi nella storia, ne sono convintissima.

Aggiungere altro a ciò che ho scritto mi sembra superfluo. Ora tocca a voi entrare nel mondo che Naomi Novik  ha creato.

Intanto devo valutare ciò che ho letto, ma lo farò non pensando solamente a me quanto piuttosto cercando di interpretare il vostro pensiero. Per questo do 4 stelle a Scholomance, ma mi raccomando, voglio poi sentire il vostro parere. Ciao ragazzi!

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