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Il precipizio dell’amore
Mariangela Tarì

 Il precipizio dell’amore
 Mariangela Tarì
 Narrativa Contemporanea
 Mondadori
 2 marzo 2021
 Cartaceo
 144

Solo appunti di una madre

Il dolore è come l’amore, è una potenza creatrice. Quando si ama tanto si crea: una famiglia, un figlio, un dipinto, parole nuove… Il dolore fa lo stesso. Quando è troppo forte deve diventare qualcos’altro. Mariangela Tarì, madre di due figli colpiti entrambi da gravi malattie, l’ha visto accadere. Mamme e papà senza più figli che si aggirano negli ospedali, che creano associazioni, che lottano per leggi più eque. Genitori attraversati da un dolore troppo grande che scartano l’odio e piantano ancora margherite.

In queste pagine impetuose, vitali, la sofferenza si trasforma in energia, progettualità, combustile da bruciare “perché quando si ammala un bambino tutti si ammalano, tranne il bambino. Lui non sa di essere malato”. E allora non resta che alzarsi dal letto, andare nel mondo, sforzarsi di vedere la bellezza e fare spazio alla felicità. Sì, perché gli anni di lotta giornaliera contro la malattia, la burocrazia, la società hanno reso limpida in Mariangela la consapevolezza che la felicità è una scelta. Di più: l’esercizio di forzare la felicità alla lunga la rende possibile. Ed evidentemente anche contagiosa, perché leggendo questo libro sentiamo l’impulso a vivere di più, con più gioia, leggerezza, affrontando anche la paura e il rifiuto, e poi andando oltre.

Un racconto catartico, che ha origine da una lettera scritta d’impulso a un quotidiano e pubblicata sulla prima pagina della “Repubblica” nell’ottobre del 2018, la prima scintilla di una fiamma che Mariangela Tarì tiene accesa insieme alla sua famiglia, agli amici, agli altri genitori e a tutti i caregiver, coloro che si prendono cura.

Questa è una storia grande perché riguarda tutti, è un ponte lanciato tra chi vive la disabilità sulla propria pelle e chi la sfiora soltanto.

Mariangela Tarì è nata a Taranto, dove ama tornare. Laureata in Giurisprudenza, ha conseguito l’abilitazione per l’insegnamento alla scuola primaria e ha iniziato come docente di sostegno di bambini diversamente abili. Attualmente insegna a Verona. Da anni collabora con il teatro C.r.e.s.t. di Taranto costruendo percorsi teatrali per le scuole. È presidente dell’associazione di promozione sociale La Casa di Sofia – a cui verranno devoluti i proventi di questo libro -, che si occupa di migliorare la qualità della vita dei bambini con disabilità o gravemente ammalati attraverso la terapia ricreativa.

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